venerdì 2 settembre 2016

CONCENTRATO DI POMODORO FATTO IN CASA O "STRATTU"




Eccomi qua, contenta di postare come prima ricetta proprio la mia prima conserva di pomodoro fatta con i frutti del nostro orto. 
Mi aspettavo una resa davvero scarsa in termini di quantità, visto che da alcune indicazioni prese qua e là mi ero rassegnata al fatto che per ottenere 1/2 kg di concentrato ci sarebbero voluti 10kg di pomodoro...ma avevo questi 2,5 kg di pomodoro delle nostre generose piantine e avevo deciso che dovevo provare assolutamente a fare, prima della fine dell'Estate, quello che io italianizzandolo chiamo l'estratto. Così mi sono cimentata e con mia grande sorpresa ho ottenuto 250g di prodotto finale.
Ricettina facile facile, basta dare un'occhiata al meteo, assicurandosi che non ci sarà pioggia nei giorni successivi e procurarsi un bel pezzo di garza sottile come ad esempio dello chiffon bianco ( facilmente reperibile in merceria) lavato con del sapone naturale e ben sciacquato.

Le dosi
x 2,5 pomodori rossi
   2,5 cucchiai di sale grosso integrale          
   olio q.b.
   1 foglia d'alloro 

Lavate i pomodori, io ho usato un misto di ciliegino e pomodoro riccio, ma l'importante è che sia ben maturo.
Tagliate a pezzi il pomodoro e mettetelo in una pentola con il sale, chiudete e fate andare a fuoco medio facendogli raggiungere un bel bollore, dopodiché levate il coperchio e fate stringere il tutto il più possibile, avendo cura di mescolare di tanto in tanto in modo da non far bruciare il fondo.
L'operazione richiederà un tempo variabile in base all'acquosità dei pomodori, ma quando capite che andare oltre significherebbe far bruciare il sugo, allora spegnete e passate con il passa pomodoro.
Ora stendete il sugo su un ripiano, che tradizione vorrebbe di legno, ma io avevo a disposizione una grossa teglia d'acciaio che mi rendeva facile anche la copertura con il velo e la cosa non mi è sembrata male perché molto igienica, facile da ripulire e in più riscaldandosi al sole credo che l'acciaio abbia accellerato i tempi.  


Esponete al sole, coperto dal velo, e rimescolate con un cucchiaio di tanto in tanto, quando il sole se ne va rientratelo. Ripetete l' operazione giornalmente. Quando il composto diventa così compatto da essere difficile da gestire con il cucchiaio, raccoglietelo in un punto, ungete le mani con dell'olio evo e formate con esso un cilindro da riporre in un barattolo ben pulito e asciutto, coperto da un filo d'olio e una foglia d'alloro.
Se pensate che riuscirete a non consumarlo entro qualche settimana,  cosa che difficilmente accade a casa nostra, riponetelo in frigo.
Buona conserva!  


 






domenica 13 dicembre 2015

SANTA LUCIA

 
"Santa Lucia: il giorno più corto che ci sia"...non tutti sanno che la ricorrenza ha antiche radici pagane, risale infatti ai riti Eleusini. Lucia (non a caso, da lux-cis), altro non è che la riproposizione cristiana della dea greca Demetra (Cerere per i Romani), dea dei raccolti e della luce, appunto. Da qui il simbolismo giunto fino ai giorni nostri, e vivo a Palermo oggi, come un tempo ad Eleusi, del grano e degli occhi, come ancora viva l'usanza di non mangiare prodotti con la farina, ma i chicchi di grano, frutto diretto della Terra, in onore della dea, per propiziarsi abbondanti raccolti e il ritorno della Luce.
Luce e Amore a tutti ^_^

sabato 28 novembre 2015

MINESTRINA MEDICINA


 
Gli sbalzi di temperatura nelle ultime settimane non sono di certo mancati e l’Autunno freddo e piovoso è arrivato portando con sé i primi malanni di stagione.
Alle prime avvisaglie di influenza, subito porto in tavola la mia  “minestrina medicina” che poi, oltre a fare bene, ci piace tanto!
INGREDIENTI x 4
1 cipolla grande
3 spicchi d’aglio
2 cucchiaini di dado vegetale fatto in casa (in alternativa 1 carota tagliata a dadini e 1 costa di sedano intera da eliminare a fine cottura)
2 cucchiaini  di concentrato di pomodoro (fatto in casa)
Circa 2 l di acqua per fare il brodo
320g spaghetti spezzati a mano

Erbe aromatiche possibilmente fresche:  2 rametti rosmarino, 2 di timo, 2 di maggiorana,  1 piccolissima cima di origano. 

PROCEDIMENTO
Pelo la cipolla e la taglio a fettine sottili, la verso nell’acqua e accendo il fuoco a fiamma alta. Quando l’acqua bolle aggiungo il dado, e il concentrato che ho fatto prima sciogliere in una tazza con un po’ della stessa acqua bollente. Abbasso la fiamma e faccio cuocere mezz’ora. Assaggio di sale e se necessario  aggiusto, preferibilmente usando quello aromatizzato.
Pulisco e taglio a metà i tre spicchi d’aglio, tolgo l’anima e ne spremo due (se l’aglio vi fa male potete evitare di spremerlo per poi poterlo togliere agevolmente).
Preparo gli spaghetti e li verso insieme all’aglio. Porto a cottura e aggiungo le erbe aromatiche, se fresche,  con tutto il rametto in modo da creare l’infuso ma poterle togliere successivamente, altrimenti ne metto in tutto un paio di cucchiaini scarsi di quelle secche.
Servite in tavola caldo. 
Buona guarigione!

martedì 24 novembre 2015

DADO VEGETALE FATTO IN CASA, FACILE E VELOCE!


Da tenere sempre in dispensa, perfetto per insaporire minestre e legumi, o per un brodo vegetale pronto subito.

Ingredienti
Carote
Sedano
Cipolla
Zucchine
Rosmarino, salvia, timo, basilico
Sale grosso
1 cucchiaio d’olio evo per kg 

Procedimento
Preparare tutti gli ortaggi in ugual misura puliti e tagliati, aggiungere le erbe aromatiche in misura variabile a secondo del gusto personale, pesare e infine sminuzzare finemente con il tritatutto.
Mettere il trito in pentola con l’olio e con una quantità di sale grosso pari al 30% del peso totale degli ortaggi.
Chiudere il coperchio e cuocere a fuoco basso, controllare e mescolare di tanto in tanto. Quando il composto butta la sua acqua, frullarlo ulteriormente con il mixer a immersione e lasciare cuocere ancora finchè non si asciuga, facendo attenzione che non si attacchi.
Versare il composto riempendo fino all’orlo un barattolo di vetro che si è precedentemente lavato e passato in forno per 10 min a 180°, facendo mooolta attenzione a non bruciarsi, chiudere con il coperchio ben pulito e asciutto.
Io metto un etichetta con la data e lo conservo in frigo per circa 3 mesi. Quando ne uso un po’ lo copro con un filo d’olio evo in superficie prima di riporlo. 
 
 
 

sabato 21 novembre 2015

UN VEG-PASTICCIO BEN RIUSCITO: TORTA CON CACHI, AVOCADO, ARANCIA E CHI PIU' NE HA PIU' NE METTA!


 
Devo ammettere che non amo affatto usare la particella “veg”, ma è chiaramente il modo più veloce per dire che un dolce è senza uova e latte.  
L’altra sera preparando le farine per la torta, decido di mettere le rimanenze di cacao e cocco, ma accorgendomi che è finito l’olio chiudo il tutto in un contenitore. Un paio di giorni dopo, comprato l’olio, vado per fare la torta e mi ricordo che le galline hanno iniziato il loro periodo di riposo, così decido di sostituire l’uovo con l’avocado, ma l’unico avocado maturo era un po’ ammaccaticcio, ne ricavo un pezzetto. Mi guardo intorno e vedo il cachi, penso con la sua consistenza cremosa può svolgere la stessa funzione e pur temendo di stare per fare un pasticcione, provo lo stesso. Non contenta mi salta in mente di aromatizzare il tutto con l’arancia.
Insomma, fate voi: avocado, cachi, cacao, cocco e arancia. Subito preparo una  torta al cioccolato di riserva, ma sorpresone: il veg-pasticcio è risultato migliore della classica al cacao.
Buono davvero, consistenza perfetta, ottimo l’aroma. Pasticcio riuscito!

Ingredienti
110g farina g. duro rimacinata
110g farina g. duro integrale
5g cremor tartaro
25 cocco disidratato ridotto a farina
10g cacao amaro
100g zucchero
50g avocado
80g chachi
1 arancia piccola
120 ml olio di girasole
Acqua q.b (circa 100ml)  


 Procedimento
In una ciotola, con il mixer a immersione,  frullo zucchero, olio, avocado e cachi, aggiungo il succo d’arancia con una grattugiata di scorza e le farine setacciate. Ammorbidisco con l’acqua fino a raggiungere una consistenza morbida ma abbastanza densa.
Inforno a 180° per 35 minuti.